La visita oculistica completa è l’esame di screening della salute oculare che permette di diagnosticare precocemente la retinopatia diabetica. Anche in assenza di sintomi.

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Quando e perché fare una visita dall’oculista

Tutti dovremmo farci controllare periodicamente la vista. Se soffriamo di diabete (di tipo 1, tipo 2 o gestazionale) ancora di più.

E un diabetico che abbia avuto una diagnosi di diabete tardiva, se possibile molto di più: l’iperglicemia prolungata, infatti, potrebbe aver danneggiato i piccoli vasi che irrorano di sangue la retina e la macula degli occhi, con un accresciuto rischio di sviluppare una retinopatia diabetica (RD) e un edema maculare diabetico (EMD).

La visita oculistica completa, effettuata almeno una volta l’anno è il primo passaggio medico-specialistico che consente di prevenire o intercettare precocemente qualunque tipo di alterazione oculare o visiva, e di porvi rimedio. Anche in assenza di sintomi.

Perché la visita oculistica ha tutta questa importanza? Risponde il Prof. Massimo Nicolò del Centro Retina Medica e Maculopatie della Clinica Oculistica Università di Genova, Ospedale Policlinico San Martino IRCCS.

Prof. Massimo Nicolò: cosa deve fare il paziente diabetico se il MMG o il diabetologo non gli prescrivono alcuna visita oculistica?

Come si svolge la visita oculistica completa

La prima parte della visita è dedicata al controllo della parte esterna dell’occhio e alla misurazione dell’acuità visiva.

Ti verrà chiesto di leggere alcune lettere di dimensioni decrescenti sulla tavola ottotipica. In questo modo sarà possibile capire se hai una buona visione da lontano, o se hai bisogno di lenti di correzione. Le persone diabetiche, infatti, diventano spesso miopi.

Ti verrà inoltre misurata la pressione oculare, grazie ad uno strumento chiamato tonometro. Se la pressione è troppo alta, significa che potresti ammalarti di glaucoma, una seria patologia che può compromettere la vista. Lo sapevi che le persone diabetiche sono più a rischio di sviluppare il glaucoma?

Esame del fondo oculare per controllare retina e macula

La seconda parte della visita oculistica completa prevede l’ispezione del fondo oculare e delle strutture in esse presenti: retina, macula e nervo ottico. Se l’oculista dovesse riscontrare delle anomalie, potrebbe prescriverti un esame specialistico ancora più preciso chiamato OCT (tomografia ottica computerizzata), necessario per perfezionare la diagnosi di retinopatia o di edema maculare diabetico.

L’esame del fondo oculare si effettua con l’oftalmoscopio, uno strumento che serve per dirigere verso l’interno degli occhi un fascio luminoso a diverse intensità e colori.

Prima ti verranno instillate delle gocce di un collirio midriatico al fine di dilatare al massimo la pupilla e far entrare più luce possibile. Poi ti verrà chiesto di spostare lo sguardo in ogni direzione, in modo che lo specialista possa visionare retina e macula da ogni angolatura, e vedere tutti i vasi sanguigni in esse presenti.

Video del National Eye Institute (NIH)

E dopo l’esame oculistico?

L’esito della visita oftalmologica arriva subito. Per quanto riguarda la diagnosi di retinopatia diabetica, questi possono essere i risultati dopo l’ispezione della retina con l’oftalmoscopio:

  • Assenza di retinopatia. In questo caso ti verrà solo dato appuntamento per il successivo screening annuale di routine.
  • Inizio di alterazioni retiniche. Non dovrai fare nulla, ma dovrai sottoporti ad ulteriori controlli, ad esempio un OCT, e poi tornare in visita dal tuo oculista.
  • Retinopatia diabetica non proliferante. Significa che hai già un problema di retinopatia, ma sei ancora asintomatico. Dovrai sottoporti ad OCT e regolari controlli, e sarà l’oculista a valutare le tappe successive.
  • Retinopatia diabetica proliferante. La retinopatia è a uno stadio più avanzato, e dovrai sottoporti a trattamenti terapeutici secondo le indicazioni del tuo oculista.
  • Edema maculare diabetico. La tua vista è a rischio, e dovrai sottoporti a cure periodiche per salvaguardarla.
Prof. Giuseppe Querques, Specialista in Oftalmologia,

Dipartimento di Oftalmologia, Università Vita-Salute, IRCSS San Raffaele, Milano.

Per lo screening della retinopatia diabetica è necessario rivolgersi a un oculista con competenze particolari?

 

Lo screening della RD/EMD richiede attrezzature adeguate e personale competente, ma questo non significa che sia di pertinenza dei soli centri oculistici di eccellenza.

 

Lo screening della RD/EMD si fa infatti attraverso l’esame del fondo oculare da parte dell’oculista o la fotografia del fondo oculare effettuata dal diabetologo e interpretata dall’oculista. Qualora lo ritenga necessario, il medico potrà poi sottoporre il paziente ad OCT o indirizzarlo presso un centro oculistico dotato di questo macchinario sofisticato ma oggigiorno di largo utilizzo e diffusione.

 

L’OCT è un’indagine a supporto del clinico per agevolare la diagnosi ed eventualmente per effettuare una caratterizzazione della retinopatia diabetica, ma non è un mezzo di screening. La mia speranza, però, è che in futuro possa diventarlo, perché consente di cogliere segni preclinici della patologia in modo molto efficace.

 

Sempre in futuro è auspicabile che l’intelligenza artificiale applicata alla fotografia del fondo oculare e all’OCT, possa portare a diagnosi precoci anche in essenza di prossimità di un medico o di un tecnico dedicato.