Esiste una cura per la retinopatia diabetica? Qui il punto sui possibili trattamenti e sulla prevenzione della malattia.

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Perché non si guarisce dalla retinopatia diabetica?

Non si guarisce di retinopatia diabetica (RD) perché si tratta di una malattia cronica, e questa è la cattiva notizia. La buona notizia è che, curandola con le terapie farmacologiche oggi disponibili, si può proteggere la vista e addirittura, in molti casi, recuperare l’acuità visiva compromessa dal diabete. La completa o parziale remissione dei sintomi ottenibile con le iniezioni intravitreali è già una bella realtà per i tanti diabetici con complicanze oculari gravi.

 

La retinopatia diabetica proliferativa e non proliferativa e l’edema maculare diabetico (EMD), sono oggi patologie oculari croniche trattabili e ancor meglio, prevenibili. In passato chi si ammalava di RD andava incontro a cecità quasi sicura, ma questo non più il destino ineluttabile delle persone diabetiche affette da maculopatia. Significa che le terapie attualmente disponibili funzionano per le forme essudative di retinopatia diabetica, e che siamo in dirittura d’arrivo nella sperimentazione di farmaci che agiscano anche sulle forme secche della malattia.

 

La retinopatia diabetica è la prima causa di perdita della vista nelle persone in età lavorativa, tra i 20 e i 64 anni, e purtroppo il trend è in crescita. Nel 2045 si stima che globalmente 700 milioni di persone avranno una diagnosi di diabete. Dal momento che stiamo parlando di una malattia cronica sistemica, le complicanze multiorgano che ne derivano sono curabili, ma non fino a guarigione completa. È però possibile prevenire le malattie della vista di origine diabetica, grazie alla diagnosi precoce del diabete e ad una ottimale compensazione dell’iperglicemia.

 

L’importanza della diagnosi precoce del diabete

Il diabete non diagnosticato o non perfettamente curato, affligge la vista perché l’iperglicemia danneggia il microcircolo della retina e rompe il delicato equilibrio dei fluidi intraoculari. La rete di vasi del fondo oculare può perdere tono, essudare, occludersi interrompendo il flusso di ossigeno verso i fotorecettori, proliferare formando fragili neovasi pronti a rompersi e causando microemorragie. Nell’edema maculare diabetico si assiste ad un accumulo di umori nella macula, con conseguente perdita progressiva dell’acuità visiva. Fattori che complicano il quadro già serio della retinopatia diabetica sono le dislipidemie e l’ipertensione.

 

Chi ha una diagnosi di diabete non sempre è a conoscenza dei rischi che la sua vista corre. Possono volerci anni di iperglicemia non adeguatamente compensata e di concomitanti disfunzioni nel metabolismo lipidico e nella funzionalità cardiocircolatoria, prima che la persona diabetica si accorga di non vedere più bene.

 

Ad esempio, può rendersi conto che le immagini appaiono sfocate, contornate da aloni, che i colori sono meno brillanti, che compaiono lampi di luce o macchie nel campo visivo, che le linee che dovrebbero essere dritte, si vedono storte, o deformate. La visione di chi soffre di forme avanzate di retinopatia diabetica si riduce progressivamente, ma questo avanzamento della malattia può essere fermato con le cure disponibili. Tuttavia, il vero obiettivo da centrare è quello di non arrivarci, alle complicanze oculari del diabete.

 

Ciò è possibile solo con la diagnosi precoce, che permette di prevenire i danni che l’eccesso di glucosio nel sangue produce sui vasi sanguigni della retina. Può bastare poco: sottoporsi regolarmente alle analisi del sangue di routine consente subito di capire se la glicemia è a livelli di rischio e se, quindi, è il caso di effettuare indagini più approfondite, come l’emoglobina glicata. Il pericolo è quello di scoprire di essere malati di retinopatia diabetica prima ancora di aver scoperto di essere diabetici.

 

Come ottenere una diagnosi di retinopatia diabetica

L’iter da seguire per la diagnosi di retinopatia diabetica prevede i seguenti step:

 

  • Visita oculistica completa con dilatazione della pupilla ed esame del fondo dell’occhio. Questo controllo fondamentale è consigliato a tutte le persone che abbiano ricevuto una diagnosi di diabete del tipo 1 giovanile e di tipo 2 o dell’adulto. Nel secondo caso è ancora più urgente sottoporsi quanto prima a questo semplice esame oculistico perché è frequente scoprire di essere diabetici in ritardo, essendo i sintomi della tipologia due del diabete – determinato da squilibri metabolici e non da autoimmunità – assai più sfumati. Analogamente, anche le donne che abbiano sofferto di diabete gestazionale dovrebbero sottoporsi ad una visita oculistica;
  • OCT o angio OCT (tomografia ottica computerizzata). Se durante l’ispezione del fondo dell’occhio l’oculista ha rilevato anomalie vascolari nella retina, è necessario sottoporsi ad un esame di secondo livello quale l’OCT e in particolare l’angio-OCT. Semplice, non invasivo, rapido, questo esame di imaging scatta immagini tridimensionali degli strati retinici e della rete di vasi che la irrorano da diverse angolature, consentendo di diagnosticare e classificare con precisione una retinopatia diabetica;
  • E’ possibile per i pazienti diabetici sottoporsi direttamente al’OCT senza passare dalla visita oculistica preliminare; molte campagne di screening delle complicanze oculari del diabete consentono questo unico step diagnostico usando gli strumenti della telemedicina.

 

In ogni caso, non occorre attendere di non vedere più bene per recarsi a visita oculistica o richiedere un OCT. Quando compaiono i sintomi visivi legati al diabete, significa che la retinopatia è già in fase avanzata.

 

Cure e trattamenti in caso di retinopatia diabetica

Per curare la retinopatia diabetica e ottenere un miglioramento dei sintomi visivi, sono oggi disponibili efficaci trattamenti farmacologici da ripetersi nel tempo. Questi farmaci agiscono in modi diversi sulle anomalie vascolari della retina indotte dal diabete, bloccando la proliferazione patologica di neovasi e rinforzando il microcircolo. Lo scopo è pertanto quello di ripristinare, o almeno migliorare, la microcircolazione retinica, e in tal modo far sì che arrivi più ossigeno ai fotorecettori della macula, le cellule preposte alla visione centrale.

 

I farmaci vengono somministrati direttamente nella retina tramite iniezioni intravitreali da eseguire ambulatorialmente in una struttura oculistica specializzata in patologie retiniche. La prima linea di cure per la retinopatia diabetica è pertanto basata sui farmaci anti-VEGF che agiscono bloccando il fattore di crescita dell’epitelio vascolare. Sono soprattutto efficaci sulla RD non essudativa.

 

Per quanto riguarda, invece, la retinopatia essudativa e in particolare il trattamento dell’edema maculare diabetico, le iniezioni con corticosteroidi, che spengono l’infiammazione dei vasi e soprattutto permettono il riassorbimento dell’edema, è la via preferenziale. Altre cure disponibili prevedono l’opzione chirurgica con la metodica laser, o la vitrectomia in caso di severe emorragie retiniche o pericolo di distacco della retina.

 

Per centrare l’obiettivo di migliorare la prognosi della retinopatia diabetica o dell’edema maculare diabetico e di recuperare una buona capacità visiva, occorre muoversi su due fronti:

 

  • Da un lato è necessario attenersi al protocollo di cure, e pertanto sottoporsi alle iniezioni intravitreali secondo la tempistica indicata del retinologo o seguire con scrupolo i follow up terepautici;
  • Dall’altro è indispensabile tenere perfettamente sotto controllo il diabete, in modo che non si verifichino sbalzi glicemici continui che possano compromettere il buon esito delle cure per le retinopatia diabetica. A tal scopo sono oggi disponibili nuovi farmaci ipoglicemizzanti e per il trattamento delle iperlipidemie che sembrano avere una buona efficacia anche nel bloccare il progresso delle complicanze retiniche e maculari del diabete.

Fonti:

  • Udaondo, P., Parravano, M., Vujosevic, S. et al. Update on Current and Future Management for Diabetic Maculopathy. Ophthalmol Ther 11, 489–502 (2022). doi.org/10.1007/s40123-022-00460-8.
  • Tomita Y, Lee D, Tsubota K, Negishi K, Kurihara T. Updates on the Current Treatments for Diabetic Retinopathy and Possibility of Future Oral Therapy. J Clin Med. 2021 Oct 12;10(20):4666. doi: 10.3390/jcm10204666. PMID: 34682788; PMCID: PMC8537579.
  • Gonzalez-Cortes JH, Martinez-Pacheco VA, Gonzalez-Cantu JE, Bilgic A, de Ribot FM, Sudhalkar A, Mohamed-Hamsho J, Kodjikian L, Mathis T. Current Treatments and Innovations in Diabetic Retinopathy and Diabetic Macular Edema. Pharmaceutics. 2022 Dec 29;15(1):122. doi: 10.3390/pharmaceutics15010122. PMID: 36678750; PMCID: PMC9866607.