Retinopatia diabetica, edema maculare diabetico e glaucoma sono tutte malattie croniche della vista. Scopri cosa significa ricevere questa diagnosi e perché non è una condanna alla cecità.

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Cos’è una malattia cronica della vista?

Si definisce cronica una malattia che non può guarire. Nel caso delle patologie della vista, significa che l’occhio non può tornare allo stato di salute precedente. Prima di capire cosa implica nel concreto, scopriamo cosa NON è una malattia della cronica vista:

  • non è una condanna alla cecità
  • non è incurabile
  • non è una colpa

 

Cos’è, allora, una malattia cronica della vista? Una condizione di danno oculare irreversibile, che può essere stabile nel tempo o degenerare aggravandosi progressivamente. Questo non significa in alcun modo perdere del tutto la capacità visiva: infatti, la farmacologia negli ultimi anni ha fatto passi da gigante, tanto da aver messo a punto medicinali in grado di fermare i processi degenerativi delle strutture interne dell’occhio, e in tal modo salvaguardare la vista. Non si può guarire, però è possibile continuare a vedere.

 

Malattie croniche della vista: non guaribili, ma curabili

A causa di fattori di rischio diversi (come il diabete ma non solo), l’occhio può deteriorarsi in alcune sue parti. Se ad essere colpita è la retina, deputata a raccogliere gli impulsi luminosi per essere trasformati in immagini, la capacità visiva potrebbe risultare compromessa. In questi casi, ci si potrebbe accorgere di non vedere bene come prima, di non riuscire a distinguere i dettagli di un’immagine, di confondere i colori. Questa condizione rappresenta un forte campanello d’allarme, e può indicare la presenza di una malattia della vista importante da affrontare.

 

Il concetto da capire quando si parla di cronicità, è che non è sinonimo di incurabilità. Ad esempio, malattie serie come l’edema maculare diabetico (EMD) possono essere curate con i farmaci di nuova generazione che si iniettano direttamente nella retina. Si tratta di terapie conservative, che agiscono in modo mirato sui fattori patologici che ostacolano la visione, rimuovendoli. Se la malattia è cronica, tali fattori si ripresenteranno e le cure andranno quindi intese a vita.

 

Se hai ricevuto una diagnosi di questo tipo, potresti non aver capito se fare le cure che l’oculista ti ha prescritto porteranno ad una guarigione. Il consiglio in questi casi è duplice: da un lato quello di non sentirti in difetto se non hai compreso cosa accadrà dopo che avrai iniziato la terapia. Dall’altro, quello di porre la domanda diretta all’oculista: “Con le terapie, la mia vista tornerà normale e guarirò?”

 

Anticipiamo noi la risposta: la vista recupererà, nel senso che i sintomi miglioreranno, ma la malattia non guarirà. Però, non peggiorerà.

 

Quali sono le malattie croniche della vista?

Le malattie croniche della vista sono diverse. Tra le più gravi:

  • retinopatia diabetica (RD) ed edema macula diabetico (EMD). Si tratta delle complicanze oculari del diabete, che possono insorgere in modo subdolo e asintomatico anni prima che si manifestino i sintomi visivi;
  • degenerazione maculare legata all’età (DMLE), una malattia progressiva della retina legata all’invecchiamento;
  • maculopatie secche o essudative di diversa natura, anche in questo caso patologie degenerative della retina;
  • glaucoma, malattia silenziosa e molto grave, legata all’ipertensione intraoculare;

 

Tutte queste malattie non sono guaribili e la loro scoperta può causare sentimenti comprensibili di paura, angoscia o stress emotivo. La buona notizia è che sono tutte curabili. Si può continuare a vedere e fare una vita normale sottoponendosi a terapie e controlli regolari.

 

Altra malattia cronica, perché dipende da un progressivo deterioramento del cristallino assai comune dopo i 70 anni di età, è la cataratta, che tuttavia si può risolvere con un intervento chirurgico di routine.

 

Infine, condizioni della vista croniche sono anche i comuni difetti rifrattivi tra cui: miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia. Tuttavia, queste alterazioni visive che non vengono annoverate tra le patologie oculari vere e proprie, si risolvono con strumenti di correzione quali lenti a contatto o occhiali, e in alcuni casi con un intervento di chirurgia laser.

 

Cosa fare in caso di malattia cronica della vista (e perché non bisogna scoraggiarsi)

Molte persone con malattie croniche della vista non sanno di avere una malattia che non guarisce. La ragione è che l’oculista potrebbe aver deciso di non esplicitare questa informazione. Perché c’è tanta nebbia intorno all’aggettivo “cronico”? Perché statisticamente una persona che riceva questo tipo di diagnosi tende a non curarsi, non ritenendo utile sottoporsi a terapie a vita se non c’è la speranza di un recupero totale e pieno della vista.

 

I medici sanno che questo atteggiamento rinunciatario, per quanto umano e comprensibile, è autolesionista e spesso evitano di essere troppo chiari. Per non incorrere in questa trappola di disinformazione occorre molta sincerità da parte dell’oculista e un atto di coraggio, oggi si dice “empowerment”, da parte del paziente. Coraggio nel pretendere una diagnosi completa e, conseguentemente, nell’accettare le cure disponibili, quali esse siano. La cosa migliore che si può fare è non scoraggiarsi, bensì attuare i comportamenti giusti per proteggere gli occhi e salvaguardare la vista residua.

 

Di seguito le regole d’oro da seguire dopo una diagnosi di malattia cronica della vista:

  • sottoporsi alle terapie prescritte, anche quando scomode;
  • non temere di chiedere aiuto e supporto ai propri familiari, amici e colleghi;
  • curare la salute generale per migliorare anche quella oculare;
  • smettere di fumare e ridurre il consumo di bevande alcoliche, perché sia il fumo che l’alcol danneggiano gravemente le strutture profonde dell’occhio;
  • consumare cibi freschi, in particolare vegetali contenenti sostanze antiossidanti benefiche per la vista;
  • modellare il proprio ambiente di vita e di lavoro sulle nuove esigenze. Luci, avvisi sonori, domotica, sono un concreto aiuto a chi conviva con maculopatie e retinopatie in stadio avanzato;
  • curare la salute mentale anche con supporto psicoterapeutico, per gestire l’impatto della malattia e delle cure sul proprio stato emotivo;
  • cercare informazioni sulla propria malattia, purché da fonti attendibili;
  • rivolgersi alle associazioni di pazienti con malattie croniche della vista, per ricevere delucidazioni, consigli e un supporto pratico e morale da persone che condividono la stessa condizione.

Fonti:

  • Bright Focus Foundation 9 Tips for Healthy Living with an Eye Disease
  • Centers for Disease Control and Prevention My Life with Chronic Disease and Vision Loss
  • Macular Degeneration Living with Macular Degeneration