Cure naturali per la retinopatia diabetica: esistono davvero? Qui tutte le informazioni sui rimedi naturali per il trattamento della malattia.

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La retinopatia diabetica (RD) è una complicanza oculare del diabete che diventa sintomatica solo negli stadi avanzati. Quando i disturbi alla vista sono tali da rendere problematiche le attività quotidiane, significa che la malattia ha danneggiato irreversibilmente la retina e, per evitare di perdere la vista, occorre intervenire con i farmaci. Parlare di rimedi naturali ha quindi senso quando siamo di fronte ad una patologia cronica degenerativa di tale portata? La risposta è sorprendentemente sì: proteine, curcumina, probiotici, vitamine e tante altre cure naturali possono contribuire a prevenire o rallentare la retinopatia diabetica.

 

Retinopatia diabetica e cure naturali: cosa c’è da sapere?

Le complicanze oculari del diabete come la retinopatia sono condizioni patologiche sulle quali i rimedi naturali, da soli, fanno ben poco. Questo però non significa che siano inutili, tutt’altro. La retinopatia diabetica deriva dall’iperglicemia cronica che agisce logorando i vasi sanguigni, specialmente quelli più piccoli e periferici. A farne le spese anche il microcircolo retinico, che a lungo andare può diventare talmente fragile da essere soggetto a microemorragie o infiammazioni con formazione di edemi (edema maculare diabetico).

 

Per curare la retinopatia diabetica bisogna per prima cosa curare il diabete con i farmaci ipoglicemizzanti. Ma altra importantissima forma di cura è la dieta. Mangiare cibi a basso indice glicemico e assumere solo il quantitativo di carboidrati minimo per il proprio fabbisogno sono i primi passi. Per via alimentare si possono assumere anche altre sostanze che possiamo definire vere e proprie terapie naturali. Ad esempio, integratori vitaminici, estratti di piante, probiotici e altri supplementi i cui principi attivi sono considerati coadiuvanti delle cure farmacologiche del diabete e delle sue complicanze oculari. Includerli nel proprio piano terapeutico con consapevolezza significa fornire ai propri occhi strumenti di rinforzo che, se ovviamente non curano la retinopatia diabetica, in molti casi prevengono o rallentano le conseguenze più serie sulla vista e migliorano l’efficacia delle terapie farmacologiche.

 

Nutraceutici nella prevenzione e cura della retinopatia diabetica: funzionano?

La nutraceutica studia gli effetti di singole sostanze presenti nei cibi o nelle piante sulla salute umana. Se è bene specificare subito che assumendo nutraceutici non si cura la retinopatia diabetica, è altrettanto vero, come dimostrato scientificamente, che è possibile prevenire i fattori di rischio che incidono sulla probabilità di andare incontro a complicanze oculari nella persona diabetica.

 

Quali sono le sostanze che proteggono la vista in caso di diabete? Tutte quelle che svolgono un’azione antiossidante e antinfiammatoria, e in tal modo prevengono i danni dell’iperglicemia sulla rete di vasi retinici e sui fotorecettori. Sono stati studiati per la loro efficacia in tal senso diverse sostanze naturali che troviamo in numerosi integratori per la vista, tra cui:

  • luteina: un aiuto nella prevenzione dell’edema maculare diabetico con azione neuroprotettiva;
  • carotenoidi non precursori della vitamina A tra cui zeaxantina e licopene, e precursori della vitamina A tra cui α-carotene e β-carotene: potenti antiossidanti che aiutano a prevenire la retinopatia diabetica;
  • catechine presenti nel tè verde cinese: assunte ogni giorno riducono il rischio di retinopatia diabetica;
  • polifenoli come il resveratrolo, la quercetina, la crisina: rinforzano la retina e contrastano l’infiammazione dei piccoli vasi;
  • zenzero: efficace come ipoglicemizzante naturale;
  • antocianine contenute nei mirtilli: prevengono i danni al microcircolo retinico rinforzando le pareti dei capillari;
  • saponine contenute nella radice di ginseng: agiscono contrastando la permeabilità dei vasi retinici.

La biodisponibilità di queste sostanze naturali non è uguale per tutte, perciò è consigliabile rivolgersi al proprio oculista per chiedere quali integratori nutraceutici siano più efficaci in termini di protezione della retina perché realmente assimilabili dall’organismo.

 

Il ruolo protettivo di vitamine e minerali nella prevenzione della retinopatia diabetica

Analogamente ai nutraceutici, anche supplementi vitaminici e minerali possono agire nel contrastare il rischio di danni retinici dovuti al diabete. Ad esempio:

  • vitamina C: il più potente antinfiammatorio presente in natura;
  • vitamina D: una sua carenza aumenta il rischio di forme severe di retinopatia diabetica;
  • vitamine del gruppo B e folati: una loro carenza può portare ad importanti danni alle strutture retiniche;
  • zinco: i cui bassi livelli sono riscontrabili nel diabete severo con complicanze microvascolari;
  • vitamina E: efficace nel migliorare la microcircolazione retinica e ridurre la pressione intraoculare.

Attenzione, prima di assumere integrazioni di vitamine in caso di diabete è necessario rivolgersi al medico: un eccesso può infatti risultare pericoloso per la salute.

 

Il ruolo dei probiotici come rimedio naturale in caso di retinopatia diabetica

I probiotici sono cibi e bevande fermentati (come yogurt, crauti, kefir ecc.) oppure integratori alimentari, nei quali è presente una certa quantità di microrganismi benefici per la salute, in grado di arrivare vivi all’intestino. La loro funzione è quindi quella di ripopolare una microflora intestinale impoverita o danneggiata da infezioni intestinali, cure farmacologiche, stress e dieta sbilanciata.

 

Ma perché avrebbe senso assumere i probiotici per proteggere la salute degli occhi in caso di diabete? Una delle linee di ricerca clinica emergenti è quella che associa alla disbiosi intestinale patologie infiammatorie croniche e degenerative come la retinopatia diabetica. Ciò che si è scoperto è che le persone diabetiche con complicanze retiniche presentano un microbiota alterato rispetto alle persone sane, con una prevalenza di batteri patogeni rispetto a quelli benefici. Sebbene non sia del tutto chiaro il perché di questa caratteristica, sappiamo però che, più è alterata la microflora intestinale, maggiori sono i danni al sistema vascolare della retina. Assumere probiotici in quest’ottica può rappresentare un rimedio naturale per migliorare la salute intestinale e indirettamente quella delle strutture profonde degli occhi nella persona diabetica.

 

Curcumina: un potenziale rimedio naturale per la retinopatia diabetica

La curcumina, il principio attivo della curcuma, è una sostanza di origine alimentare che agisce positivamente sul metabolismo degli zuccheri e dei grassi, stimola la produzione dell’insulina contrastando il fenomeno dell’insulino-resistenza caratteristico soprattutto del diabete di tipo 2, e riduce l’infiammazione diabetica con la sua spiccata proprietà antiossidante. A livello vascolare ostacola la proliferazione di neovasi a carico della retina, fenomeno degenerativo che si riscontra nella retinopatia diabetica. Inoltre, gli studi che hanno associato la curcumina alle iniezioni intravitreali a base di cortisonici per il trattamento dell’edema maculare diabetico, hanno dato risultati incoraggianti. La curcumina, infatti, si è dimostrata un eccellente coadiuvante delle terapie farmacologiche.

 

Quanta curcuma si dovrebbe assumere al giorno per poter beneficiare delle virtù della curcumina? Un modo efficace per assumerla in buone quantità è quello di optare per gli integratori in cui la curcumina sia “veicolata”, ovvero resa biodisponibile per l’organismo, da sostanze idrofile presenti nella formulazione del supplemento. In questo modo l’assorbimento della curcumina viene facilitato. Non resta che parlarne con il proprio oculista e naturalmente il diabetologo.

 

Quali nuove cure contro la retinopatia diabetica?

Nella cura della retinopatia diabetica un ruolo essenziale gioca la prevenzione, intesa come capacità predittiva del rischio di complicanze oculari nelle persone con diabete. Esistono esami in grado di intercettare anomalie impercettibili ma anticipatorie di un danno alla retina? E in termini di cure naturali, molecole che possano aiutare a salvaguardare la salute oculare? La risposta ad entrambe le domande sta in una sigla: Rbp3. Si tratta della proteina legante il retinolo, sostanza normalmente presente nell’occhio umano. Durante un importante studio condotto nell’arco di 50 anni su persone con diabete di tipo 1 e nessuna complicanza oculare, il Joslin Diabetes Center di Boston ha scoperto che nei loro occhi era abbondantemente presente la proteina Rbp3. Era chiaro che dovesse avere un qualche ruolo protettivo contro la degenerazione retinica tipica, invece, di altre persone diabetiche con bassi livelli di Rbp3.

 

La proteina Rbp3 può inoltre fungere da biomarker della malattia quando rilevato attraverso semplici esami del sangue, e pertanto essere incluso nello screening per la diagnosi precoce della retinopatia diabetica nelle persone diabetiche, al pari della visita oculistica completa e dell’OCT. Un indicatore da tenere d’occhio, è il caso di dirlo.

Fonti:

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